venerdì 27 febbraio 2009

mercoledì 25 febbraio 2009

La compagnia del graal


















Chrétien de Tryoes: Parceval ou Conte du Graal Le prime tracce del Santo Graal le troviamo su un manoscritto medioevale di Chrétien de Troyes (scritto intorno al 1190), che probabilmente lo inventò, su cui veniva posta la domanda "A cosa serve il Graal?". Di lì in breve tempo tutti gli autori si accinsero a completare la storia incompiuta dando origine al romanzo cavalleresco. Chrétien, infatti, non era un membro di un circolo di studiosi, bensì il cantore di gesta cavalleresche contemporanee: le chansons de geste. Il Perceval ou Conte du Graal (Perceval o Racconto del Graal) è l'ultima opera di Chrétien, rimasta incompiuta a causa della sua morte.In questo romanzo, durante i suoi viaggi, Perceval, cavaliere di Re Artù, viene ospitato da un pescatore (che si scoprirà successivamente essere il Re Pescatore); durante la cena:
"da una stanza uscì un giovanotto che impugnava una lancia bianca" ... "nella sala tutti videro la lancia bianca con la cuspide bianca; allora una goccia di sangue sgorgò dalla punta della lancia"... "Poi entrò una fanciulla bella e bionda ed elegantemente ornata, reggeva tra le mani un Graal. Quando entrò con il mano il Graal apparve una luce tanto brillante che le candele persero il loro fulgore come le stelle o la luna al sorgere del sole" ... "Il Graal era fatto di oro purissimo e vi erano incastonate pietre preziose di diverso tipo, le più belle e preziose che esistano sulla terra o nel mare: le pietre che ornavano il Graal erano superiori a qualsiasi gemma."

Perceval non chiese nulla su quel calice e su quella lancia e il giorno dopo ripartì. Addolorato di quanto accaduto viaggiò per cinque anni perdendo la fede in Dio fino a quando, un Venerdì Santo, si imbatté in un eremita e si pentì di quanto fatto. L'eremita gli spiegò:
"Fu a causa del tuo peccato che in quell'occasione non hai posto domande a proposito della lancia e del Graal" ... "Il ricco Re Pescatore è il Figlio del Re a cui viene portato il Graal" ... "gli viene servita un'unica Ostia che gli viene portata in quel Graal. Conforta e sostiene la sua vita poiché il Graal è una cosa così santa".
A questo punto il romanzo di Chétien è rimasto incompiuto e altri iniziarono a continuare la sua opera.
Robert de Boron: Estoire dou GraalL'opera di Rober di Boron più che un romanzo cavalleresco ha il tono dei Vangeli apocrifi; il suo Estoire dou Graal (Storia del Graal) è una trilogia composta dalla stoia de Graal e di Giuseppe di Arimatea, la storia di Artù e Merlino e quella di Perceval, per finire con la diaspora dei cavalieri della Tavola Rotonda e la morte di Artù. Robert di Boron iniza e termina il suo racconto ponendo al centro il Graal e introducendo la figura di Giuseppe di Arimatea. Secondo il racconto di Boron il piatto in cui Gesù spezzo il pane durante l'Ultima Cena venne portato via dalla casa nella quale i discepoli si erano riuniti e consegnato a Ponzio Pilato che, a sua volta, lo diede a Giuseppe d'Arimatea il quale vi raccolse il sangue delle ferite di Cristo. Riunendosi i Discepoli attorno al Sacro Piatto nel ricordare Gesù provarono enorme gioia, e chiamarono il piatto Graal. Dopo Giuseppe divenne Bron, suo cognato noto come il Re Pescatore, il custode del Graal. Da quel momento lui e i suoi seguaci vennero chiamati La Compagnia del Graal.A questo punto entra in gioco Merlino, Re Artù e l'istituzione della Tavola Rotonda, che avrà un seggio vuoto e
"colui che occuperà il seggio vuoto dovrà essere stato alla presenza del Graal" ... "Quando un cavaliere avrà raggiunto simili altezze da essere considerato degno di entrare alla corte del Re Pescatore e avrà chiesto per che cosa era servito il Graal e a chi era destinato ora, il Re Pescatore guarirà immediatamente e quel cavaliere custodirà il sangue di Cristo"
La ricerca sarà intrapresa da tutta la Compagnia della Tavola Rotanda ma l'unico a raggiungere il castello di Bron, il Re Pescatore, sarà Perceval. Come descritto da Chrétien, Perceval non rivolge la fatale domanda che risanerebbe il re e, a causa della sua inadempienza, sarà costretto a vagare sette anni prima di incontrare un'eremita e confessarsi dei suoi peccati. Perceval camminò ancora fino a quando non ritornò al castello del Re Pescatore, prendendo pranzo con lui. Non appena apparve il Graal Perceval pose la domanda al Re e questi guarì dalla sua infermità. Perceval divenne il custone del Graal e Bron morì subito dopo avergli insegnato le Sacre Parole dette da Gesù a Giuseppe d'Arimatea.
Lancillotto: il nuovo eroe del GraalNel romanzo Lancelot-Graal lo scopo è lo stesso: raccontare la storia del Graal, di Re Artù e della Compagnia della Tavola Rotonda, ponendo come perno centrale il personaggio di Lancillotto.Lancillotto entra a far parte della Corte di Re Artù quando la Tavola Rotonda è già creata e Re Artù ha già sposato Ginevra. In tale romanzo però, le storie sono più tendenti al fantastico (lotta con draghi, maghi, pozioni magiche) che incentrate alla ricerca della spiritualità del Graal. Lancillotto, il più valoroso dei cavalieri, riesce ad entrare nel Castello del Graal e trovare il Santo Calice.


Bibliografia

Barber, R. - "Graal" - Edizioni Piemme S.p.A., Milano (2004)
fonte http://it.geocities.com/typonos/pages/medioevo/graal/lett_caval.htm

lunedì 23 febbraio 2009

I Templari di Arcadia su Salento web Tv

Stefano Donno intervista Valentino Zanzarella, Gran Maestro dei Templari di Arcadia di Lecce. Che senso ha oggi, definirsi ed essere un templare? I Templari usano la Rete? Sono su Facebook? In questo nuovo appuntamento di Hi-Pop si parlerà anche di cool technology con la presentazione della rivista XL di Repubblica e del game per PS3 e X-BOX Assassins, di chiara ispirazione templare.
Questo è il link:
http://www.salentoweb.tv/index.php?option=com_seyret&task=videodirectlink&Itemid=2&id=334

domenica 22 febbraio 2009

Indiana Jones e il Graal




















INDIANA JONES E L'ULTIMA CROCIATA (1989):La guerra è ormai alle porte e i Nazisti dominano l'Europa: il professor Henry Jones, il padre di Indiana, viene rapito dai tedeschi perché sulle tracce (ormai molto chiare) del Santo Graal. Toccherà al figlio salvare il padre, con cui non ha mai avuto un buon rapporto, ed evitare nuovamente la vittoria della dittatura nazista.

lunedì 16 febbraio 2009

Il Templare di Jan Guillou




















Nell'anno del Signore 1150, la nobile svedese Sigrid decide di donare ai monaci cistercensi la sua tenuta di Varnhem e alcuni anni dopo promette a Dio il secondogenito Arn, miracolosamente scampato alla morte. Ma Sigrid sembra dimenticarsi della promessa, fino a quando viene colpita da una malattia che lei interpreta come un segno del Cielo. Le lotte di potere e le pretese su Varnhem di Erik Jevardsson, marito della cugina di Sigrid, costringono i monaci, e con loro Arn, a rifugiarsi in Danimarca, dove Arn cresce imparando la Bibbia e l'uso della spada sotto la guida di frate Guilbert, un Templare ritiratosi a vita monastica. La morte di Erik segna il destino di Arn: il ragazzo non ha dato segno di alcuna vocazione e il priore decide di rimandarlo a casa dal padre perché conosca il mondo e decida in piena libertà del suo futuro. La sua innocenza, la sua sincerità, l'amore per i lavori manuali e il rispetto verso il prossimo, gli rendono difficile la vita presso il padre; l'amore per la bella Cecilia, ma anche la passione per la sorella di lei Katarina, porteranno a un colpo di scena: Arn partirà per la Terrasanta per servire come Templare. Una storia dal respiro epico nella quale le proporzioni tra avventura, ricostruzione storica e vicenda amorosa si bilanciano perfettamente coinvolgendo il lettore fin dalla prima pagina in ogni aspetto dell'appassionante vicenda.

martedì 10 febbraio 2009

I Templari e il Santo Graal

Durante le crociate, l'Ordine religioso-militare dei Templari aveva tenuto buoni rapporti (durante i periodi di tregua e di pace) con la Setta degli Assassini, potente milizia musulmana che aveva, in campo arabo, lo stesso prestigio di cui i Cavalieri del Tempio godevano in ambiente cristiano.
Ciò fa pensare che i cavalieri rossocrociati miravano ad un sincretismo religioso che l'Occidente non poteva comprendere. Da qui vennero le accuse di eresia e di collusione con il nemico musulmano.
I Templari, però, avevano avuto contatti con i Catari, accusati pure di eresia e sterminati nel 1244, al termine della cosiddetta Crociata degli Albigesi.
Prima della sconfitta i Catari erano riusciti però a nascondere un tesoro in Francia, nella zona di Montségur.

giovedì 5 febbraio 2009

Maria Grazia Lopardi. La Presenza (Celestino ed il tesoro dei Templari). Edizioni Il Ternario

Perché il misterioso abate Sauniére di Rennes Le Chateau si è procurato proprio la riproduzione del quadro “L’Incoronazione di Celestino V “? Un romanzo? O un racconto ispirato? L’eremita Pietro ed il templare Giovanni si incontrano a Lione. Riferisce la storiografia che nel 1274 Pietro del Morrone, il futuro Celestino V, si è recato nella città francese in occasione del Concilio indetto da Gregorio X ottenendo ospitalità nella Magione templare che sorgeva dove ora si trova il Teatro dei Celestini. Riconosciuto come il predestinato a custodire l’elemento più prezioso del tesoro dei Templari, assiste alla costruzione di Santa Maria di Collemaggio, la Notre Dame dell’Aquila che lo affiderà ai posteri.